Acqua più pura e tasse più leggere
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Acqua più pura e tasse più leggere

Installa un addolcitore con gli sgravi fiscali

Gli addolcitori d’acqua sono salutari per i vostri elettrodomestici, ma intervengono anche un po’ più in basso… direttamente sul vostro portafoglio. Perdonate la “freddura” ma l’immagine rende bene l’idea di come installare un addolcitore d’acqua in un appartamento o direttamente in un condominio comporti un significativo beneficio fiscale. “Interventi di recupero del patrimonio edilizio abitativo”: in questa categoria rientra l’installazione degli addolcitori d’acqua domestici in base alla Circolare n. 20 della Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 13 maggio 2011. Al punto 2.3 lettera di suddetta comunicazione infatti l’Agenzia delle Entrate precisa che:

<<Gli addolcitori per abbattere il calcare degli impianti idrici delle abitazioni possono fruire della detrazione IRPEF del 36% e dell’aliquota IVA del 10%, purchè l’installazione comporti modificazioni strutturali integranti opere di manutenzione straordinaria dell’abitazione e/o degli impianti relativi, come definite dalla Circolare 57/E del 24 febbraio 1998 al paragrafo 3.4>>

Dunque l’Agenzia delle Entrate autorizza la detrazione IRPEF per l’installazione degli addolcitori ponendo una condizione contenuta nella Circolare del 24 febbraio 1998 che andiamo a riprendere e che ci conferma l’effettiva applicabilità di tale sgravio fiscale nella dichiarazione dei redditi di ogni contribuente:

Gli interventi di manutenzione straordinaria riguardano le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici […]

La manutenzione straordinaria si riferisce ad interventi, anche di carattere innovativo, di natura edilizia ed impiantistica finalizzati a mantenere in efficienza ed adeguare all’uso corrente l’edificio e le singole unità immobiliari […]

A titolo esemplificativo sono ricompresi nella manutenzione straordinaria i seguenti interventi: […]

– realizzazione ed integrazione di servizi igienico-sanitari, senza alterazione dei volumi e delle superifici.

Per semplificare dalle due Circolari emerge che la detrazione fiscale è ammissibile per l’installazione degli addolcitori d’acqua poiché si tratta di “manutenzione straordinaria” della singola unità abitativa o del condominio. La stessa detrazione non è invece applicabile ad esempio per l’installazione del classico “depuratore d’acqua”. Esso infatti non è compreso nella casistica dettagliata dall’Agenzia delle Entrate. E non potrebbe essere altrimenti poiché autorizzare lo sgravio fiscale per un “depuratore” significherebbe ammettere che l’acqua erogata dagli acquedotti comunali non è “pura”. L’escamotage dell’addolcitore atto ad “abbattere il calcare” consente invece alle istituzioni di invogliare i contribuenti ad installarlo con un vantaggio economico, che è conseguenza diretta di un miglioramento delle loro condizioni di vita e salute.

Ma non è finita qui, anzi il bello deve ancora venire. Vi abbiamo enunciato la normativa-base dell’agevolazione fiscale, che poi è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 entrato in vigore il 1 gennaio 2012 ed inserita tra gli oneri detraibili dall’IRPEF. Tale legge, come già spiegato, prevede la detrazione del 36% delle spese sostenute fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Oltre all’applicazione dell’IVA ridotta al 10% invece del canonico 22%. Quindi un doppio risparmio.

Ma come detto non è finita: la legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 28 dicembre 2015) ha infatti prorogato fino al 31 dicembre 2016 il decreto legge n. 83/2012 che ha elevato al 50% la misura della detrazione e a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio. Per farla breve, tutti coloro che installeranno un addolcitore d’acqua nella loro unità abitativa o nel loro condominio con fattura emessa entro il 31 dicembre 2016 potranno detrarre non il 36%, bensì il 50% delle spese dalla loro dichiarazione dei redditi. E potranno farlo fino a 96.000 euro invece che fino a 48.000 euro di ammontare totale della spesa. A partire dal 1 gennaio 2017 quindi la detrazione tornerà ad essere del 36% e non più del 50%, un motivo in più per interessarsi in fretta e usufruire di questa conveniente agevolazione fiscale che vi farà risparmiare parecchio denaro.

Insomma un’occasione da non perdere per coloro che sono interessati a migliorare la qualità della loro acqua,dei loro elettrodomestici della loro vita. E in parte, anche del loro portafoglio.

NB Piccola raccomandazione da “commercialista”. Conservate la fattura emessa a vostro nome dall’installatore dell’impianto di addolcimento dell’acqua e allegatela alla dichiarazione dei redditi del luglio successivo. Se invece l’impianto è stato installato dal condominio fatevi produrre dall’amministratore l’estratto della fattura con l’importo corrispondente alla quota parte dei vostri millesimi e portate quel documento in detrazione, sempre nel modello di dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento.